Gennaio 2011
Strategia autocad Map 3d e la pericolosità idraulica
del centro storico di Vicenza. Simulazione di allagamento; verifica con la situazione verificatasi nello scorso novembre.
Per l'analisi altimetrica si è usata la carta
tecnica regionale (vettoriale fuso ovest) dalla quale si sono estratte
le coordinate del terreno dai layer corrispondenti a: punti di quota, curve di livello, viabilità; inquadramento; etc.
Con tali coordinate, tramite
Autocad Map 3d, si crea una superficie raster (DEM) cui
si assegna il tematismo altezza. Il risultato è un'immagine georeferenziata, che è
stata sovrapposta alla mappa satellitare e alla carta tecnica.
Come si può vedere dalla proiezione su Virtual earth (bing), ..\mapcruncher\MAP-GIANNI-OK.html , la simulazione, con Autocad Map 3d, ha significative differenze, rispetto a quanto elaborato dall'autorità di bacino.
Ad esempio, la zona stadio, non risulterebbe a rischio,
secondo le previsioni di bacino, a differenza della nostra simulazione che è
conforme a quanto si è verificato nello scorso novembre. Altrettanto dicasi per la zona di San Nicola (ponte San Michele ed università) zona Santa Lucia, etc. In definitiva la simulazione con map
3d descrive e conferma l’allagamento di novembre, con precisione
nettamente superiore a quanto previsto dalla cartografia del PAI. Ciò conferma la possibilità
di simulare eventi e pianificare , nel dettaglio,
attraverso un ottimo strumento di cad gis,
quale AUTOCAD MAP3D
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- presentazione PAI AUTORITA’ DI BACINO - dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione PRIMA VARIANTE - Progetto di Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico dei bacini idrografici dei fiumi ISONZO, TAGLIAMENTO, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE Legge n. 267/98 e Legge n. 365/00 Comitato Istituzionale del 19 giugno 2007
Il PIANO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO analizza, fondamentalmente tre fasi:
La prima la fase è quella conoscitiva, nella quale si tengono in considerazione: i piani già redatti dei vari bacini; l’attività straordinaria di polizia idraulica e di controllo sul territorio; la descrizione sintetica del sistema fisico idrogeologico; il profilo storico degli eventi di piena; la descrizione delle criticità puntuali dei cinque bacini. La seconda fase è quella propositiva con la quale si intendono affrontare le problematiche di cui alla L. 267/1998, ("Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 11 giugno 1998, n. 180, recante misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ed a favore delle zone colpite da disastri franosi nella regione Campania") e della L. 365/2000 ("Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 ottobre 2000, n. 279, recante interventi urgenti per le aree a rischio idrogeologico molto elevato ed in materia di protezione civile, nonche' a favore delle zone della regione Calabria danneggiate dalle calamita' idrogeologiche di settembre ed ottobre 2000"). Si indicano anche i criteri per l’individuazione e la classificazione delle aree sottoposte a pericolosità IDRAULICA, GEOLOGICA e da VALANGHE. Per quanto riguarda la pericolosità idraulica dei principali fiumi, si è deciso di attribuire tre livelli: P3 (alevata pericolosità), P2 (media pericolosità) P1 (moderata pericolosità) Questi livelli dipendono da molti fattori, dati da numerose analisi descritte dettagliatamente nel piano. Infine in questa seconda fase, si sono identificate le zone a rischio e gli eventuali interventi strutturali e non per la mitigazione della pericolosità. Nella terza e ultima fase quella programmatica, ci sono tabelle riassuntive dei finanziamenti per gli interventi di mitigazione, descritti nella fase precendente e gli interventi puntuali da eseguire per ridurre i rischi nel breve e lungo periodo. Il piano completo, e le relative tavole, sono disponibili nel sito dell’Autorità del Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione all’indirizzo www.adbve.it.
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